mercoledì 17 gennaio 2018

SALDI NELLA FEDE - 20


... alla Sede Apostolica, collocata in questa città 
che i Prìncipi degli Apostoli Pietro e Paolo 
consacrarono con il loro sangue; 
(...) RITORNINO i figli dissidenti, 
NON già con l’idea e la speranza 
che la « Chiesa del Dio vivo, 
colonna e sostegno della verità » 
faccia getto dell’integrità della fede 
e TOLLERI i loro ERRORI, 
ma per SOTTOMETTERSI al magistero e al governo di lei.

(Pio XI, Lett. encicl. "Mortalium animos")


E’ di estrema importanza capire bene quale è l’esatto significato della chiamata di Cristo all’unità, al fine di NON lasciarsi ingannare, plaudendo a SCORCIATOIE - come ben spiega Giovanni Paolo II in questa Enciclica - ripiegando su ACCOMODAMENTI, che altro non sono che FALSE dottrine.

L’unica VERA unione delle Chiese cristiane NON può realizzarsi ponendole tutte sullo stesso piano, così che la Chiesa Cattolica debba far propri quegli ERRORI che sono stati causa di ERESIA e di SCISMA.

L’UNITÀ NELLA VERITÀ sarà tale solo quando chi si è separato TORNERÀ alla Chiesa Cattolica, aderendo così alla RETTA dottrina INSEGNATACI DA CRISTO, TRAMANDATACI DALLA TRADIZIONE APOSTOLICA e CUSTODITA lungo i secoli SOLAMENTE nella Chiesa Cattolica stessa.

... Preghiamo perciò affinché - come insegna il Concilio Ecumenico Vaticano II nel Decreto “Unitatis Redintegratio” - tutti i cristiani, illuminati dallo Spirito Santo, possano un giorno riunirsi “in quella unità che Cristo FIN DALL’INIZIO donò alla sua Chiesa, e che CREDIAMO SUSSISTERE, senza possibilità di essere perduta, NELLA CHIESA CATTOLICA”, in cui SOLA “si può ottenere TUTTA LA PIENEZZA DEI MEZZI DI SALVEZZA”.

Maria SS., Madre della Chiesa, e san Giuseppe, suo celeste Patrono, guidino e sostengano i cristiani lungo il cammino verso il ristabilimento dell’unità, affinché il movimento ecumenico - fermo nel proposito di "ELIMINARE FALSE INTERPRETAZIONI" (Giovanni Paolo II, Lett. enc. Ut unum sint) - sia “FEDELE alla VERITÀ che abbiamo ricevuto dagli apostoli e dai Padri, e CONFORME alla fede che la Chiesa Cattolica ha SEMPRE professato” (Conc.Ecum. Vat. II, Decr. Unitatis redintegratio).

domenica 14 gennaio 2018

S. ROSARIO MEDITATO - MISTERI GAUDIOSI - 49

"Sacra Famiglia" di Francisco Bayeu y Subias, 1776

"Alla Scuola di Nazareth"

Insegnamenti sulla vita nascosta di Gesù, Maria e Giuseppe


1. L’annuncio dell’Angelo a Maria Vergine e il “Sì” dei due santi Sposi.

“Dio Padre ha dato al mondo il suo unico Figlio soltanto per mezzo di Maria. Per quanti sospiri abbiano elevato i Patriarchi, per quante richieste abbiano presentato i Profeti e i Santi dell’antica Legge, durante quattromila anni, per avere un simile tesoro, soltanto Maria l’ha meritato ed ha trovato grazia davanti a Dio con la veemenza delle sue preghiere e con la sublimità delle sue virtù”. (San Luigi M. Grignion de Monfort)


2. La visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.

“O mia Regina, ti sei data tanta fretta per visitare e santificare con la tua visita la casa di Elisabetta; visita presto la povera casa della mia anima: tu la puoi guarire da tutte le sue infermità”. (Sant'Alfonso M. de’ Liguori)


3. La nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.

“Entriamo nella spelonca di Betlemme. Se entreremo con fede e penseremo che questo Bambino è il Figlio di Dio, che per nostro amore è venuto in terra e tanto patisce per pagare i nostri peccati, come sarà possibile non ringraziarlo e non amarlo?”. (Sant'Alfonso M. de’ Liguori)


4. La presentazione di Gesù Bambino al Tempio e l’offerta della Santa Famiglia per la salvezza del genere umano.

“Dolce mio Bambino, come io, sapendo quanto hai patito per me, ho potuto esserti tanto ingrato col darti tanti disgusti?”. (Sant'Alfonso M. de’ Liguori)


5. Il ritrovamento di Gesù al Tempio e la vita nascosta della Santa Famiglia nella Casa di Nazareth.

“Fu per benigna disposizione della Provvidenza che la Famiglia di Nazareth venne formata in modo che tutti e singoli i cristiani, di qualunque condizione e luogo, specchiandovisi dentro, possano con facilità avere un invito, un motivo ad esercitare le virtù”. (Leone XIII)



Precisiamo che – secondo quanto insegna la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti nel “Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti (Anno 2002)” – durante l’Adorazione eucaristica è possibile recitare il S. Rosario.

Leggiamo, infatti, al  n° 165: "Per lo stretto vincolo che unisce Maria a Cristo, la recita del Rosario potrebbe aiutare a dare alla preghiera un profondo orientamento cristologico, meditando in esso i misteri dell’Incarnazione e della Redenzione”.

Ad ulteriore approfondimento, in questo blog: un brano della lettera che suor Lucia scrisse a Paolo VI in occasione del viaggio del Santo Padre a Fatima per il 50° anniversario delle apparizioni (13 maggio 1967).

Lettera importantissima, in cui la veggente domandò al Papa di favorire la recita del S. Rosario dinnanzi al SS. Sacramento, riparando, adorando, supplicando mediante la preghiera più potente dopo la S. Messa.

https://lasantissimaeucaristia.blogspot.it/2017/10/ladorazione-eucaristica-18.html